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Affida le tue etichette a chi le produce da oltre 50 anni

Se lavori in un settore come l’alimentare, il farmaceutico o il cosmetico sai bene quanti accorgimenti sono necessari per ottenere prodotti che siano sicuri per la salute. E ovviamente non solo le modalità produttive ma anche le scelte che fai per confezionare i tuoi prodotti devono essere particolarmente attente. Un materiale non idoneo o una lavorazione sbagliata possono rendere addirittura pericoloso un alimento, un farmaco o una crema.

Come si sceglie un packaging adeguato per prodotti di questo tipo?

Le variabili da tenere in considerazione sono ovviamente moltissime. E tra queste anche la progettazione e realizzazione delle tue etichette hanno un ruolo essenziale. Per esempio: pensi che si possa utilizzare un inchiostro qualunque per stampare le etichette dei prodotti alimentari o dei farmaci? Non è affatto così. Solo alcune tipologie di inchiostro possono garantirti la massima sicurezza per i tuoi prodotti. Tra questi, un posto d’onore va sicuramente all’inchiostro a bassa migrazione.

Continua a leggere e scopri cosa rischi se sbagli inchiostro sulle tue etichette per prodotti alimentari!

Gli inchiostri per la stampa dei packaging

La regola aurea per il packaging nei settori alimentare e farmaceutico è che tutto ciò che è a contatto diretto o indiretto con il prodotto non deve assolutamente compromettere la composizione e le caratteristiche dell’alimento (o del farmaco).

Ovviamente, gli inchiostri da stampa impiegati sulle etichette e sui contenitori non fanno eccezione. Questi devono infatti essere sottoposti a rigorosi test sulla conformità alle normative di sicurezza e devono essere progettati per ridurre al minimo la possibilità di trasferimento sulle superfici sui quali vengono applicati.

Vediamo meglio cosa significa. Gli inchiostri sono formati da pigmenti, responsabili della loro colorazione, e da sostanze di carica, a cui si deve la loro consistenza. A queste componenti si aggiungono altre sostanze che permettono all’inchiostro di asciugarsi più o meno velocemente.

Ogni inchiostro, infatti, una volta applicato sul supporto deve cambiare stato – passando quindi da liquido a solidoper ancorarsi alla superficie su cui viene applicato.

Tra le diverse tipologie di inchiostro più diffuse ci sono:

  • Inchiostri a base acqua, che si asciugano facendo evaporare l’acqua passando l’etichetta in particolari forni di asciugatura;
  • Inchiostri a base solvente, che si asciugano per evaporazione spontanea dell’alcool;
  • Inchiostri UV formulati con fotoiniziatori che reagiscono alla luce ultravioletta: questi inchiostri rimangono liquidi alla luce del sole e si asciugano sotto i raggi UV, quindi quando vengono esposti a delle lampade calibrate per emettere luce con una particolare frequenza.

La stampa UV, che viene fatta utilizzando quest’ultimo tipo di inchiostri, è tra le più utilizzate nella stampa industriale e commerciale.

Ma c’è un ma. Una volta che gli agenti chimici detti fotoiniziatori vengono attivati dai raggi UV, scatenando la reazione chimica che fa passare l’inchiostro da liquido a solido in modo molto rapido, rimangono attivi. Quindi anche dopo che l’inchiostro si è asciugato ci sono delle molecole che continuano a muoversi, per esempio passando attraverso la carta su cui sono applicate. La migrazione di queste molecole continua finché non incontrano una barriera in grado di fermarle: più sono piccole le molecole più il filtro della barriera deve essere stretto per trattenerle e non farle arrivare a contatto con, ad esempio, l’alimento su cui è applicata un’etichetta stampata con inchiostri UV.

I vantaggi degli inchiostri a bassa migrazione

Per evitare che l’inchiostro si trasferisca sul contenuto, ogni materiale usato per realizzare il packaging degli alimenti o dei farmaci deve quindi essere una barriera più o meno efficace.

Gli unici materiali ritenuti barriere sicure al 100% sono il vetro, l’alluminio e la banda stagnata. Come fare, quindi, per impedire il trasferimento delle molecole di inchiostro anche su contenitori di materiali diversi, come plastica e cartone? È necessario utilizzare degli inchiostri a bassa migrazione.

Sono strutturati con fotoiniziatori più grandi, che possono quindi essere frenati più facilmente anche da barriere a trama più grossa di vetro o alluminio. Gli inchiostri a bassa migrazione sono l’unico modo per garantire che la quantità di migrazione di sostanze potenzialmente nocive sia sotto la soglia indicata dalle normative europee.

Come essere certi di avere un’etichetta e un packaging sicuri?

Attenzione: non basta scegliere un inchiostro a bassa migrazione per essere certi che questo non si traferisca sull’alimento o sul farmaco etichettato! È necessario eseguire dei test per ogni singolo packaging, tenendo conto della tipologia di prodotto che deve essere confezionato.

La prestazione delle barriere dipende infatti da numerosi fattori, tra cui la temperatura, la quantità di grassi del prodotto e il suo grado di umidità. Per esempio alimenti grassi come prosciutto, burro o olive tendono ad attirare i fotoiniziatori, quindi le barriere per il packaging di questo tipo di prodotti devono essere più fitte e performanti rispetto a quelle usate per gli alimenti secchi.

Nel settore alimentare esistono diverse normative di riferimento che delineano gli standard da seguire durante la fase di packaging, ma non c’è ancora un regolamento completo e definitivo a livello europeo. Attualmente valgono il principio di prudenza e ci sono vari decreti legge che regolamentano la tutela dei consumatori, ma se ti rivolgi a un etichettificio poco esperto potresti non avere la garanzia che le tue etichette siano prodotte in modo da tutelare la salute dei consumatori.

Devi essere consapevole del fatto che nel settore alimentare gli unici inchiostri sicuri sono quelli a bassa migrazione, quindi devi essere certo di usarli sia per la stampa sui contenitori che sulle etichette che applichi sull’imballaggio.

Non sono pochi infatti i casi di contaminazione causati dall’utilizzo di inchiostri non a norma: uno dei più famosi è quello dei cioccolatini in cui l’inchiostro ha superato sia la barriera dello strato di stagnola in cui erano avvolti che quella delle due scatole di cartone in cui erano contenuti. Il secondo strato di cartone era stato stampato con un inchiostro non a bassa migrazione, che è riuscito a raggiungere il cioccolato facendogli cambiare sapore.

Evita rischi inutili: noi di BEL, ad esempio, utilizziamo solo inchiostri a bassa migrazione per i quali disponiamo di certificato di conformità alimentare. Per garantirti un’etichetta perfettamente sicura, studiamo a fondo il tuo prodotto in modo da tenere in considerazione tutte le variabili che possono avere un impatto sulla corretta conservazione del prodotto alimentare che devi etichettare.

Affidandoti a BEL puoi quindi garantire la massima sicurezza alla tua azienda e ai tuoi consumatori.

Inoltre, solo con noi puoi contare sulle garanzie di Easy LaBEL System, il sistema che abbiamo elaborato per gestire interamente il processo di progettazione e realizzazione, affiancandoti e assicurandoti per ogni etichetta:

  • Consulenza e assistenza;
  • Selezione e test dei materiali;
  • Flessibilità e massima personalizzazione;
  • Ottimizzazione degli acquisti del cliente;
  • Sistema di controllo e gestione delle non conformità.

In alcuni settori, come quello alimentare, è spesso obbligatorio applicare un sigillo tra il contenitore e il suo tappo, come si fa ad esempio sui barattoli di marmellata o di sottaceti.

Però quando il barattolo ha già un’etichetta aggiungerne una seconda può diventare complesso e richiedere delle attrezzature specifiche per la doppia applicazione. Per questo le aziende scelgono spesso di apporre sul barattolo un’etichetta dalla forma irregolare, che comprenda in un unico elemento adesivo sia le informazioni sul prodotto che il sigillo, in modo da non doversi dotare di una seconda linea di applicazione.

Etichetta di forma poligonale
Un esempio di etichetta con sigillo integrato all’etichetta principale

La sagoma dell’etichetta che comprende anche il sigillo ha una forma poligonale, che spesso si compone di diversi rettangoli e cerchi.

Di conseguenza la lavorazione per questo tipo di etichette risulta molto difficile rispetto a quella per le etichettature di forma rettangolare o comunque regolare: il fatto che la superficie dell’etichetta/sigillo sia un susseguirsi di allargamenti e restringimenti rende infatti molto più concreta la possibilità che l’etichetta si spezzi.

Cosa succede se l’etichetta si rompe durante la produzione? Ovviamente bisogna fermare la produzione, ripulire la macchina e ricominciare, rallentando inevitabilmente la propria tabella di marcia e la consegna al cliente.

Per mettere i nostri partner al riparo da questo rischio, noi di BEL abbiamo elaborato diverse strategie e tecniche per realizzare le etichette irregolari nel modo più efficace e veloce possibile.

Vediamo, quindi nel dettaglio come si realizza un’etichetta dalla forma irregolare senza il rischio che si rompa.

Per prima cosa è essenziale prestare la massima attenzione durante la fase di progettazione non solo alla forma desiderata dal cliente ma anche al materiale da utilizzare.

Per evitare il rischio di rottura dell’etichetta e rispettare comunque la richiesta del cliente, è possibile adottare alcuni accorgimenti progettuali, come quello di disegnare angoli più svasati rispetto a quelli delle etichette regolari: in questo modo la curvatura più ampia degli angoli previene la rottura dell’etichetta in quei precisi punti, sia in fase di taglio che di applicazione dell’etichetta.

E proprio la fase di taglio dell’etichetta stampata è particolarmente delicata. Comprende due lavorazioni molto importanti: la fustellatura, che consiste nel tagliare l’etichetta nella forma desiderata attraverso uno stampo chiamato fustella, e la sfridatura, che rifinisce i bordi dell’etichetta rimuovendo il materiale in eccesso (lo sfrido) per ottenere un risultato pulito e senza sbavature.

Le procedure di fustellatura e sfridatura risultano particolarmente delicate per le etichette irregolari: è necessario infatti calibrare le macchine utilizzate in modo estremamente preciso e procedere molto lentamente.

La presenza di un operatore esperto è inoltre essenziale per seguire i vari passaggi della lavorazione ed assicurarsi che non ci siano errori che possono mandare all’aria l’intera produzione.

A causa della difficoltà di lavorazione delle etichette di forma irregolare, non tutti gli etichettifici le realizzano o garantiscono risultati ottimali. Questo perché, se l’etichettificio non ha le competenze per gestire il processo senza errori, durante la produzione rischia continui fermi macchina. Di conseguenza, il prodotto che arriva al cliente ne risente: per esempio le etichette potrebbero mancare o essere fustellate male, e quindi dare problemi nell’applicazione.

C’è un solo modo per essere certo di avere etichette sempre perfette, anche quando sono particolarmente sfidanti da produrre: appoggiarti a etichettifici esperti in questo tipo di lavorazioni particolari, per evitare di perdere sia tempo che denaro, e magari anche di restare senza etichette.

Noi di BEL collaboriamo da anni con grandi realtà d’impresa, rispondendo a ogni tipo di esigenza con un servizio completo e attento alle nuove necessitò delle aziende. Easy LaBEL System è il sistema TUTTO incluso che abbiamo elaborato per gestire interamente il processo di progettazione e realizzazione, affiancandoti e garantendoti per ogni etichetta, compostabile e non:

  • Consulenza e assistenza;
  • Selezione e test dei materiali;
  • Flessibilità e massima personalizzazione;
  • Ottimizzazione degli acquisti del cliente;
  • Sistema di controllo e gestione delle non conformità.

Hai bisogno di un’etichetta dalla fustella irregolare? Chiamaci e ti diremo tutto quello che possiamo fare per te!

Sono sempre di più le aziende che vogliono un’etichetta compostabile per i propri prodotti. Questa tendenza non riguarda solo il settore alimentare ma si sta estendendo anche a diversi altri ambiti produttivi, per un motivo molto semplice: l’attenzione alle buone pratiche della sostenibilità è oggi essenziale nel mondo del lavoro. I clienti sono sempre più propensi ad acquistare prodotti ritenuti sostenibili, e sono sempre più informati relativamente alla separabilità del packaging e allo smaltimento degli imballaggi.

Anche la ricerca dei materiali e delle soluzioni, di conseguenza, è in continua accelerazione. Per questo sono tantissime le possibilità di adesivi e inchiostri tra le quali un’azienda, oggi, può scegliere se vuole un’etichetta compostabile per i suoi prodotti.

Cosa significa compostabile?

Un’etichetta compostabile deve rispettare le indicazioni della norma tecnica EN 13432, che riporta i requisiti degli imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione. È una norma armonizzata a livello europeo e pubblicata per la prima volta nel 2000.

La compostabilità di un’etichetta può essere dichiarata solo in presenza di caratteristiche ben definite. Se vengono rispettate, sarà possibile apporre sull’etichetta legalmente il logo dell’ente certificatore che garantisce la conformità alla norma EN 13432. Non si può, infatti, dire che un’etichetta è compostabile senza un’adeguata certificazione!

Le caratteristiche principali di un’etichetta compostabile sono diverse. Ecco le principali:

  • Deve essere in grado di biodegradarsi per almeno del 90% in 6 mesi
  • Se è stata a contatto con materiali organici per un periodo di 3 mesi, la massa del materiale dell’etichetta deve essere costituita almeno per il 90% da frammenti di dimensioni inferiori a 2 mm.
  • I valori di pH e il contenuto salino del materiale di cui è composta devono rispettare un limite stabilito. Stessa cosa dicasi per la concentrazione di solidi volatili, metalli pesanti additivati, azoto, fosforo, magnesio e potassio.

Le limitazioni sono molte e particolarmente rigide, ma come detto in precedenza esistono comunque diverse alternative di materiali adatti a realizzare etichette compostabili che combinano estetica e prestazioni. A patto però di rivolgersi a un partner serio e qualificato, perché bastano piccoli errori per compromettere la compostabilità di un’etichetta.

Gli inchiostri compostabili da utilizzare

Le loro formulazioni contengono ingredienti a base di acqua e componenti naturali, per questo gli inchiostri compostabili assicurano una scomposizione che non rilascia residui tossici. Oltre a questo, spesso incorporano materiali provenienti da fonti rinnovabili, come oli vegetali e resine naturali.

Le prestazioni degli inchiostri compostabili sono sempre più elevate. Oggi esistono soluzioni resistenti all’usura, alle intemperie e ad altri fattori ambientali, che rendono le etichette leggibili e durevoli nel tempo. Ma comunque è importante sapere che i materiali compostabili non sono adatti per le condizioni estreme. Nel caso degli alimenti, che devono essere conservati con cura e per un tempo non troppo lungo, sono però la soluzione perfetta per integrare sostenibilità e funzionalità al massimo livello.

Attenzione: non è possibile, ad esempio, verniciare l’etichetta con una vernice qualsiasi per renderla più resistente o brillante! In questo caso, infatti, il trattamento potrebbe renderla non più smaltibile nel compost.

Gli adesivi compostabili più diffusi

Anche gli adesivi per le etichette compostabili sono ovviamente realizzati con materiali conformi alle normative, quindi principalmente sono a base d’acqua e di amidi vegetali. Possono infatti contenere resina di gomma, gelatina, caseina, glucosio, amido di grano o di mais, fecola di patate. Molti li chiamano anche colle vegetali, proprio per la loro composizione.

L’alternativa alle colle vegetali sono gli adesivi a base acrilica appositamente studiati per essere smaltiti nel compost. Sono adatti non solo per un’applicazione automatica ad alta velocità ma anche per il contatto con gli alimenti.

L’essenziale è sempre combinare un frontale adeguato allo specifico adesivo, oppure si rischia di compromettere la compostabilità dell’etichetta.

Progettare e realizzare un’etichetta compostabile richiede conoscenze approfondite dei materiali, delle normative e delle ultime novità in tema di sostenibilità. Solo in questo modo, infatti, è possibile selezionare per te la soluzione che non solo rispetta le norme ma è anche adeguata alle prestazioni di cui hai bisogno e al tuo budget.

Noi di BEL collaboriamo da anni con grandi realtà d’impresa, rispondendo a ogni tipo di esigenza con un servizio completo e attento alle nuove necessitò delle aziende.

Easy LaBEL System è il sistema TUTTO incluso che abbiamo elaborato per gestire interamente il processo di progettazione e realizzazione, affiancandoti e garantendoti per ogni etichetta, compostabile e non:

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È un modo di dire un po’ datato, ma va sempre tenuto a mente: “Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione.

Questo detto si applica alla perfezione alle tue etichette, perché nella maggior parte dei casi sono il primo “contatto” che un potenziale cliente ha con il tuo prodotto e di conseguenza anche con la tua azienda. Prima ancora di provare il prodotto, l’acquirente decide infatti di comprarlo anche in base alla sua confezione. Per questo è essenziale non commettere errori sulle tue etichette, o potresti compromettere non solo le vendite ma addirittura l’immagine della tua azienda!

Ecco alcuni errori che devi assolutamente evitare se vuoi che le tue etichette siano un ottimo biglietto da visita per la tua azienda.

Etichette stampate male

Un’immagine sfocata o, ancora peggio, un testo difficile da leggere su un’etichetta sono un deterrente importante all’acquisto di quel prodotto. Il cliente potenziale, infatti, si chiede: “Se quest’azienda non ha messo alcuna attenzione nella realizzazione dell’etichetta, è possibile che non metta cura nemmeno nella realizzazione del prodotto?”.

Quando si realizza un’etichetta, soprattutto per grandi tirature, è essenziale progettare con attenzione la grafica, effettuando delle prove colore per essere certi che tutto sia a fuoco e leggibile.

Ricorda sempre che la concorrenza è moltissima sul mercato di oggi, quindi il tuo cliente può facilmente comprare altrove quello che gli offri tu. E se non riesce nemmeno a leggere bene la tua etichetta, stai certo che si rivolgerà ai tuoi competitor.

Etichette che si distruggono

La scelta del materiale migliore per realizzare un’etichetta deve essere fatta con attenzione. Le variabili da tenere in considerazione sono infatti moltissime, e spesso può darsi che il materiale che vorresti tanto utilizzare non sia abbastanza resistente per sopportare le sollecitazioni a cui è sottoposta la confezione del tuo prodotto. Il risultato è che ti troveresti in mano un’etichetta che si deteriora prima del tempo, diventando non solo inutile ma anche dannosa, perché dà l’idea che il prodotto su cui è apposta non sia stato conservato come si dovrebbe.

Che fare per evitare questo problema? Richiedi la consulenza di un etichettificio esperto: con la sua conoscenza dei materiali, saprà trovare per te una soluzione che ti soddisfi sia nell’estetica che nelle performance, e che tu prima non conoscevi. L’innovazione è continua nel mondo del packaging, quindi è importante affidarsi a un produttore di etichette sempre aggiornato su materiali e prestazioni.

Etichette non conformi alle normative

Il packaging deve rispettare regole sempre più stringenti per essere idoneo al commercio. Se le tue etichette non sono conformi, dovrai ritirare dal mercato i prodotti su cui sono apposte. Con il rischio di un enorme danno d’immagine per la tua azienda, che potrebbe passare per disonesta anche solo per un errore commesso nella realizzazione di un’etichetta.

Un esempio? Se sono stati usati materiali potenzialmente dannosi per la tua etichetta, e tu non lo sai, ti ritrovi comunque in mano un prodotto non conforme.

Per fortuna anche questo tipo di rischio si può evitare: affidandoti a un fornitore di etichette certificato BRC hai la sicurezza di ricevere solo etichette perfettamente sicure, e puoi anche rendere più semplice l’internazionalizzazione dei tuoi prodotti, perché gli standard qualitativi richiesti dalla certificazione BRC sono riconosciuti a livello internazionale.

Ti è mai capitato che un fornitore commettesse uno di questi errori sulle tue etichette? Allora sicuramente non vorrai trovarti mai più in quella situazione.

Soprattutto se devi stampare una gran quantità di etichette, non puoi rischiare che una leggerezza come quelle che abbiamo appena visto comprometta l’ingresso sul mercato dei tuoi prodotti.

Se vuoi essere sempre certo che le tue etichette siano precise, ad alte prestazioni e conformi alle normative, puoi rivolgerti a noi di BEL: siamo da anni partner di grandi realtà d’impresa, per le quali realizziamo etichette che hanno contribuito al successo dei loro prodotti in tutto il mondo. E siamo anche certificati BRC.

Grazie al nostro know-how abbiamo elaborato Easy LaBEL System, il sistema TUTTO incluso con cui gestiamo interamente il processo di progettazione e realizzazione, affiancandoti e garantendoti per ogni etichetta:

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Le etichette per il settore cosmetico hanno un compito molto importante: non solo devono informare approfonditamente il cliente sul prodotto che sta acquistando, ma devono anche fargli immaginare e pregustare l’esperienza che vivrà utilizzando quel prodotto.

Sembra impossibile, vero? Eppure questo risultato si può ottenere. Il segreto è in una combinazione attentamente calcolata di grafica dell’etichetta, lavorazioni applicate sulla sua superficie e materiali utilizzati per realizzarla.

Scegliere infatti delle soluzioni di stampa e delle lavorazioni della carta o della plastica particolari per l’etichetta di una confezione consente di far provare al tatto delle sensazioni particolarmente piacevoli e caratterizzanti. Il cliente, poi, assocerà questa piacevolezza anche al prodotto stesso, che verrà quindi percepito come di alta gamma. Tutto questo grazie a un’etichetta studiata con cura!

Tra i diversi effetti che si possono dare a un’etichetta per il settore cosmetico, uno tra i più apprezzati e richiesti è sicuramente il soft touch, elegante e molto riconoscibile.

Come si realizza un soft touch perfetto

Le etichette soft touch al tocco sono morbide (come suggerisce il loro nome) e lasciano una sensazione che richiama quella che si prova accarezzando la finta pelle, o la buccia di una pesca.

Questo effetto si ottiene grazie a una particolare finitura realizzata con l’applicazione di un film plastico sulla carta.

Il soft touch, oltre all’esperienza tattile particolare che garantisce, ha anche diversi altri vantaggi:

  • Questa nobilitazione rende l’etichetta più resistente ai graffi e al contatto con sostanze liquide.
  • Protegge anche l’estetica dell’etichetta, perché mantiene i colori inalterati e preserva la leggibilità delle informazioni stampate.
  • Consente di applicare sull’etichetta anche altri effetti, come ad esempio un rilievo o un lucido, per creare una sensazione tattile più complessa e articolata.

Il risultato che si può ottenere con l’effetto soft touch su un’etichetta per il settore cosmetico è quindi in grado di dare al prodotto un tocco di raffinatezza che non passa inosservato, e allo stesso tempo di garantire che la bellezza e la leggibilità di quella confezione dureranno a lungo senza rovinarsi.

Etichette per il settore cosmetico: attenzione a ogni dettaglio

Nel settore cosmetico è essenziale che le etichette delle confezioni siano realizzate alla perfezione per rappresentare la qualità del prodotto e anche per resistere a un utilizzo quotidiano prolungato del packaging, al contatto con sostanze oleose o saponi, all’acqua e a molte altre sollecitazioni.

Quindi quando si realizza un’etichetta effetto soft touch è necessario fare attenzione anche ad altre variabili perché il risultato finale sia eccellente.

Ad esempio:

  • Non ci deve essere adesivo che deborda sul margine dell’etichetta, oppure la confezione sembrerà di scarsa qualità.
  • L’etichetta deve aderire perfettamente, adattandosi anche a contenitori di piccolo diametro, che devono essere schiacciati o dalla forma irregolare.
  • Se il contenitore su cui va applicata è realizzato in un materiale che non costituisce effetto barriera, l’etichetta deve essere in materiali certificati a bassa migrazione.
  • Deve essere data la massima attenzione alla sostenibilità complessiva del packaging, magari realizzando etichette che si possono facilmente staccare dal contenitore per consentire di riutilizzarlo.

Le conoscenze richieste per creare un’etichetta in grado di dare una spinta in più al prodotto su cui viene applicata sono moltissime. E in un settore come quello cosmetico, in cui la concorrenza è moltissima e in cui l’aspetto della confezione è essenziale per spingere all’acquisto, nulla può essere lasciato al caso nella progettazione dell’etichetta.

Noi di BEL abbiamo sviluppato negli anni una lunga e approfondita esperienza di produzione e trasformazioni dei materiali autoadesivi, grazie alle nostre collaborazioni con grandi realtà d’impresa. Per questo siamo in grado di studiare e realizzare per te l’etichetta che esprime al meglio l’eccezionalità dei tuoi prodotti.

Con il nostro esclusivo sistema TUTTO INCLUSO Easy LaBEL System gestiamo interamente il processo di progettazione e realizzazione, affiancandoti e garantendoti per ogni etichetta:

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Spesso i clienti o i potenziali clienti che ci contattano per avere delle informazioni ci chiedono se abbiamo la certificazione BRC; la frequenza con cui ci viene posta questa domanda mi ha spinto a scrivere questo contenuto per il blog aziendale.

Partiamo dall’inizio.

Cos’è la certificazione BRC?

Nata inizialmente per sorvegliare la catena di produzione alimentare, questa certificazione ha ormai esteso il suo raggio d’azione, coinvolgendo tutti gli “attori” del processo produttivo alimentare, inclusi i produttori di imballaggi alimentari e materiali che entrano a contatto con gli alimenti, come le etichette.

L’ispezione BRC è un audit cronometrato, mirato a verificare se il processo produttivo dichiarato nei documenti corrisponda con la realtà operativa dello stabilimento. Si effettuano anche accertamenti finalizzati a individuare potenziali rischi per la salute dei consumatori o variazioni nelle caratteristiche organolettiche del prodotto finito.

Nel caso delle etichette e degli imballaggi, l’obiettivo è garantire che non vi siano contaminazioni con sostanze dannose, quali metalli pesanti, che potrebbero compromettere la qualità e la sicurezza del prodotto alimentare confezionato.

Qualche mese fa abbiamo affrontato l’ispezione a sorpresa per il rinnovo della certificazione BRC, un attestato che rappresenta un pilastro fondamentale per la garanzia di qualità e sicurezza alimentare nei processi produttivi.

Che cosa significa scegliere un fornitore di etichette certificato BRC?

Come mai i clienti ci pongono questa domanda così di frequente?

Ora che abbiamo compreso cosa sia la certificazione BRC, vediamo perché la collaborazione con un fornitore di etichette certificato può comportare una serie di vantaggi significativi per te.

  1. Qualità e sicurezza garantite

Collaborando con un fornitore di etichette certificato BRC hai la certezza di ricevere prodotti realizzati secondo standard elevati in termini di qualità e sicurezza. La conformità a tali standard costituisce una barriera invalicabile per elementi dannosi e garantisce che i tuoi prodotti rimangano sicuri per i consumatori.

  • Semplificazione delle verifiche

La certificazione BRC comporta un rigoroso processo di audit. Quando scegli un fornitore di etichette con questa certificazione, eviti una serie di verifiche aggiuntive, poiché gli accertamenti sono già stati effettuati in fase di certificazione. Questo semplifica il processo di approvvigionamento, riducendo il carico burocratico.

  • Internazionalizzazione semplificata

La collaborazione con fornitori certificati BRC, che operano secondo standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale, agevola qualsiasi processo di internazionalizzazione dei tuoi prodotti. Questo significa che potrai espandere con fiducia il tuo mercato in nuovi paesi, sapendo di poter contare su un partner affidabile.

In breve, scegliendo un fornitore di etichette con certificazione BRC, ottimizzi la qualità e la sicurezza dei tuoi prodotti, semplificando le procedure di approvvigionamento e puoi potenziare il tuo percorso di internazionalizzazione. La certificazione BRC è un distintivo di fiducia e impegno per garantire la massima eccellenza nella produzione di etichette.

Non trascurare l’importanza di questo aspetto cruciale nella tua catena di produzione.

Noi di BEL abbiamo superato l’ispezione di cui ti parlavo e ottenuto il rinnovo della certificazione BRC; possiamo pertanto garantirti tutti i vantaggi che ti ho elencato.

Inoltre, collaborando con noi, puoi contare sull‘Easy LaBEL System, il sistema che ti assicura le tue etichette con TUTTO incluso; sono, infatti, incluse:

  • Consulenza e assistenza;
  • Selezione e test dei materiali;
  • Flessibilità e massima personalizzazione;
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