BEL – Bolzano – Produciamo etichette da 60 anni

Maggio 28, 2025

Realizzare un’etichetta da applicare sulla buccia di un frutto o di un ortaggio fresco non è affatto banale: significa rispettare standard precisi, che possano garantire la sicurezza del consumatore e assicurare che il prodotto arrivi a scaffale in condizioni ottimali per la consumazione. Ogni elemento dell’etichetta deve essere scelto con attenzione e deve assicurare delle performance di resistenza e sicurezza molto avanzate.

Un’azienda che sceglie di apporre un’etichetta sulla propria frutta o verdura vuole che il suo brand venga riconosciuto, quindi anche il design dell’etichetta deve essere studiato con attenzione. In uno spazio così ridotto, le informazioni da riportare devono essere altamente selezionate e di interesse.

Ma ovviamente il punto più importante da considerare quando si progetta questo tipo di etichetta è la sicurezza del consumatore che mangerà quel prodotto. Quali sono gli elementi da considerare per realizzare un’etichetta che sia perfettamente sicura per l’applicazione diretta sulla frutta o sulla verdura fresca e che allo stesso tempo sia in grado di essere riconoscibile?

Frontale: materiali certificati per l’uso alimentare

Il frontale di un’etichetta per la frutta e la verdura può essere in carta o in film plastico sottile, a seconda del tipo di prodotto e delle condizioni logistiche in cui viene confezionato, trasportato, stoccato e conservato. Per esempio, alcuni prodotti richiedono materiali più resistenti all’umidità, mentre frutti e ortaggi delicati preferiscono supporti leggeri e flessibili. In tutti i casi, è essenziale che i materiali e gli inchiostri siano certificati per il contatto alimentare: anche per la frutta e la verdura di cui non si mangia la buccia, è fondamentale garantire che frontali e inchiostri utilizzati siano sicuri.

Un’alternativa interessante è rappresentata anche dai materiali compostabili, che possono essere smaltiti assieme alla buccia nel compost. A livello europeo è in corso l’elaborazione di un regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio che prevede entro il 2028 l’obbligo di utilizzo di materiali compostabili per alcuni tipi di imballaggio, tra cui le etichette adesive su frutta e verdura.

Per identificare i materiali idonei per questo tipo di etichette, si fa riferimento al Regolamento (CE) n. 1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004, relativo ai materiali e agli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE.

In breve, è conosciuto come il Regolamento MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti), e stabilisce i principi generali per garantire che tutti i materiali che entrano in contatto con alimenti (tra cui anche le etichette, gli imballaggi, i contenitori) siano sicuri, inerti e non alterino la qualità o la sicurezza dell’alimento.

Oltre a questo Regolamento, va citata anche la normativa tecnica europea EN 13432, che definisce i requisiti che un materiale deve soddisfare per essere considerato compostabile.

Inchiostri a bassa migrazione

La stampa dell’etichetta da apporre sulla frutta e sulla verdura richiede (come abbiamo detto poco sopra) l’impiego di inchiostri idonei, in grado di garantire non solo leggibilità e resistenza allo sfregamento in conformità alle normative europee vigenti.

Le formulazioni a base acqua o UV low migration sono le più utilizzate, perché sicure e performanti su scala industriale.

Le prime sono apprezzate per la loro composizione priva di solventi pericolosi, il che le rende ideali per applicazioni “delicate” come appunto l’etichettatura di prodotti alimentari. Gli inchiostri a base acqua garantiscono un buon equilibrio tra resa cromatica, velocità di asciugatura e basso impatto ambientale, e sono adatti anche per produzioni di grandi volumi. Non c’è da temere, quindi, che utilizzando questo tipo di soluzione si ottengano delle etichette di scarso appeal estetico.

Gli inchiostri UV low migration, invece, vengono realizzati con tecniche che riducono drasticamente la possibilità di rilascio di componenti volatili o indesiderati. Questi inchiostri sono formulati in modo specifico per minimizzare la migrazione di sostanze chimiche verso l’alimento, una condizione essenziale per rispettare le normative europee in materia di sicurezza alimentare.

In entrambi i casi, è fondamentale che le formulazioni degli inchiostri siano certificate per il contatto con alimenti, perché l’etichetta potrebbe trasferire sostanze all’alimento in determinate condizioni (calore, umidità, pressione, ecc.). Anche la scelta dell’inchiostro adeguato deve quindi tenere conto del tipo di frutta, del packaging utilizzato e delle condizioni di trasporto e conservazione.

Adesivi removibili e sicuri

L’adesivo è forse il componente più critico, perché è immediatamente a contatto con la superficie del frutto. Deve garantire adesione alla buccia anche in presenza di condensa o delle cere che si usano per “lucidare” alcuni frutti, ma al tempo stesso deve essere facilmente removibile senza lasciare residui. E ovviamente queste performance di resistenza si devono assicurare senza l’uso di sostanze potenzialmente nocive per il consumatore. Le soluzioni più diffuse per questi adesivi sono acrilici a base d’acqua, testati per il contatto alimentare e conformi al Regolamento (CE) 1935/2004.

Come verranno applicate queste etichette? Ovviamente in modo delicato: si può ricorrere a etichettatrici ad aria compressa, che non esercitino una pressione eccessiva e non rovinino il frutto o l’ortaggio.

Le modalità di applicazione che si intende utilizzare sono determinanti per individuare quali materiali possono essere usati, le dimensioni minime e massime dell’etichetta, la sua forma e come deve essere posizionata sul supporto siliconato.

Un conto, infatti, è applicare qualche migliaio di etichette a mano, mentre è tutt’altra faccenda applicarne milioni su linee di produzione industriale ad altrettanti ortaggi e frutti.

Un’etichetta piccola come quelle che si applicano sulla frutta e sulla verdura richiede, come abbiamo visto, una grande conoscenza per essere realizzata con sicurezza e conformità. Chi esporta i propri prodotti, inoltre, deve conoscere anche le regole del Paese di destinazione per essere certo di non vedere la propria produzione bloccata all’ingresso in un nuovo Stato.

Come si può essere certi di non commettere errori che portino a non poter vendere i propri prodotti?

È fondamentale affidarsi per le proprie etichette a un partner esperto e qualificato. Noi di BEL ci occupiamo di etichettatura per prodotti alimentari da decenni. Disponiamo della certificazione BRC, uno dei più prestigiosi standard internazionali per la sicurezza alimentare, e abbiamo un know-how d’eccellenza nel settore che ci permette di trovare sempre le soluzioni più sicure e performanti per ogni prodotto.

Inoltre abbiamo un esclusivo processo di progettazione e realizzazione, che si chiama Easy LaBEL System e che applichiamo a ogni nostro progetto per assicurarti su ogni etichetta:

  • consulenza e assistenza;
  • selezione e test dei materiali;
  • flessibilità e massima personalizzazione;
  • ottimizzazione degli acquisti del cliente;
  • sistema di controllo e gestione delle non conformità.

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