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Etichette trasparenti: quali errori devi evitare

Sono una scelta elegante che permette di valorizzare i prodotti più “belli da vedere” e di renderli premium agli occhi dei potenziali clienti, facendoli scegliere tra le altre alternative a scaffale: per questo le etichette trasparenti vengono scelte prevalentemente per le confezioni di alimenti e in alcuni casi anche per i cosmetici.

Ma sono anche una scelta che può nascondere delle insidie e che richiede una particolare attenzione in fase di progettazione e di realizzazione.

Ecco gli errori che devi assolutamente evitare se vuoi che le tue etichette trasparenti siano non solo funzionali ma anche esteticamente impeccabili.

Scegliere i materiali sbagliati

Non tutti i materiali adesivi hanno lo stesso grado di trasparenza. Ad esempio, i film in PE sono meno trasparenti di quelli in PP. Lo stesso vale per diversi tipi di adesivi: gli hotmelt lo sono molto meno degli acrilici.

Se si vuole avere delle etichette con una trasparenza il più possibile cristallina, bisogna scegliere i materiali adatti: esistono combinazioni di frontali, adesivi e supporto siliconato, chiamati generalmente “clear on clear”, che danno un effetto “no label look”. Questo significa che non fanno percepire al cliente finale la presenza dell’etichetta, perché sembra che la stampa sia stata fatta direttamente sul contenitore. Generalmente questa è una scelta apprezzata per le bottiglie di alcolici oppure per i profumi.

Sottovalutare l’importanza del contrasto e dei font

Uno degli errori più comuni è non considerare adeguatamente il contrasto tra il testo dell’etichetta e il colore del prodotto. Se, ad esempio, la confezione da etichettare contiene un prodotto di colore chiaro, è necessario che i testi sull’etichetta vengano scritti con un inchiostro scuro.

Anche la scelta del font è cruciale per garantire la leggibilità. Sono quindi da evitare caratteri troppo elaborati o decorativi che possono risultare difficili da leggere su superfici trasparenti. Optare per font semplici come Arial o Helvetica, che offrono una maggiore chiarezza visiva, può essere una scelta intelligente. Inoltre, ci si deve sempre assicurare che la dimensione del carattere sia sufficientemente grande da garantire che le informazioni siano facilmente leggibili.

Quindi un’etichetta trasparente sarà per forza noiosa e poco creativa? Assolutamente no: le combinazioni di colori e font utilizzabili sono sempre moltissime e, se ci si rivolge a un partner esperto e qualificato, sarà sicuramente possibile avere un’etichetta trasparente che non passa affatto inosservata.

Trascurare la qualità della stampa

La qualità della stampa è fondamentale per tutte le etichette, e in particolar modo per quelle trasparenti. Un errore che devi assolutamente evitare è quello di utilizzare inchiostri o tecniche di stampa che non aderiscono bene al materiale trasparente che hai scelto per le tue etichette. Questo può causare sbavature o sbiadimenti nel tempo.

È importante collaborare con un fornitore di etichette che non solo utilizzi tecnologie di stampa avanzate ma che soprattutto sia in grado di selezionare gli inchiostri adatti ai materiali trasparenti. Solo così potrai assicurarti che l’etichetta mantenga la sua qualità e leggibilità nel tempo.

Ad esempio, per garantire il contrasto necessario alla lettura, sotto le parti stampate dell’etichetta è sempre necessario uno strato di bianco coprente; a volte serve addirittura un doppio strato.

Si può stampare il bianco solo sotto gli altri colori. A volte quindi è necessario fare una sezione dell’etichetta a fondo bianco per avere uno sfondo con contrasto sufficiente nel caso il cliente debba sovrastampare informazioni variabili, come lotto di produzione, peso della confezione, barcode…

L’unico caso nel quale non serve lo sfondo bianco, è quando si applica l’etichetta trasparente su un contenitore bianco, una scelta che spesso si fa nei prodotti cosmetici o in quelli per la cura della persona e della casa.

Sovraccaricare l’etichetta con troppe informazioni

Il bello di un’etichetta trasparente è proprio il suo aspetto minimal e il fatto che lascia pregustare il prodotto che sta personalizzando. Quindi non devi assolutamente commettere l’errore di cercare di inserire troppe informazioni sull’etichetta trasparente, soprattutto se è di dimensioni ridotte.

È molto più facile, putroppo, rendere confusa e difficile da leggere un’etichetta che non ha uno sfondo a contrasto, come le semplici etichette bianche con testi stampati in nero. Per questo è importante mantenere un design pulito e ordinato, concentrandosi sulle informazioni essenziali e utilizzando elementi grafici selezionati con cura per migliorare la comprensione del prodotto. Organizzare le informazioni in modo logico e chiaro aiuta i consumatori a trovare rapidamente ciò di cui hanno bisogno. E poi, come ti spieghiamo al prossimo punto, devi tenere conto delle informazioni che non puoi assolutamente omettere…

Ignorare le normative legali

Questo è un principio che vale per tutte le etichette, e quelle trasparenti non possono fare eccezioni. Soprattutto se lavori nel settore alimentare, sai che le etichette per i tuoi prodotti devono rispettare normative specifiche riguardanti le informazioni obbligatorie da riportare: quindi non puoi assolutamente pensare di omettere qualche informazione perché magari “rovina” la resa grafica della tua etichetta!

Assicurarsi che tutte le informazioni richieste dalle normative vigenti siano presenti e facilmente accessibili al consumatore è fondamentale per evitare problemi legali e mantenere la fiducia dei clienti nei tuoi prodotti e nella tua azienda.

Non pensare alle modalità d’applicazione dell’etichetta

Anche l’applicazione deve essere studiata con attenzione. Se le etichette trasparenti vengono applicate a mano, non c’è problema; se invece vengono applicate in automatico, l’applicatore utilizzato dovrà avere un sensore che “legge” la differenza di spessore.

La maggior parte degli applicatori sono dotati di una fotocellula che legge la differenza di trasparenza, che però evidentemente non funziona nel caso di un’etichetta trasparente. È essenziale informare il produttore delle etichette sulle modalità di applicazione, oppure, si rischia di non poter usare le etichette ordinate una volta pronte.

Se non è possibile o è troppo costoso dotare l’applicatore dei sensori adatti, ci sono altre possibilità da valutare: si può ad esempio stampare sul retro del supporto siliconato una sezione in colore nero o grigio scuro, in corrispondenza dell’interspazio oppure dell’intera etichetta.

Non testare l’etichetta sul prodotto finale

Questo è uno degli errori più critici che puoi fare: non testare l’etichetta sulla confezione del tuo prodotto prima di avviare la produzione in serie può rivelarsi un boomerang per le tue vendite.

Le variabili come il colore del prodotto, la forma del contenitore e le condizioni ambientali possono influenzare notevolmente l’aspetto e la tenuta dell’etichetta una volta applicata. Effettuare test su campioni reali aiuta a identificare eventuali problemi di leggibilità o estetica prima che diventino un problema su larga scala.

Vorresti delle etichette trasparenti per i tuoi packaging ma hai paura di commettere degli errori nella loro realizzazione?

Noi di BEL possiamo aiutarti: con il nostro esclusivo processo di progettazione e realizzazione Easy LaBEL System, ti garantiamo etichette perfettamente leggibili, belle, sicure e resistenti, che ti assicurano sempre:

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